Finanzareport.it | Veneto Banca, chi paga il bond sospeso per decreto? - Finanza Report

Gio 25 Aprile 2024 — 13:35

Veneto Banca, chi paga il bond sospeso per decreto?



Ci scrive un obbligazionista dell’istituto finito in liquidazione. Chiede se a liquidarlo sarà Intesa Sanpaolo o l’ex banca ora commissariata

Un lettore scrive a redazione@finanzareport.it chiedendo notizie di un famigerato bond di Veneto Banca, il cui rimborso è stato di fatto stoppato dal governo. Vediamo subito la storia e a seguire la risposta del “nostro” Carmelo Catalano.

“Buongiorno, mi chiamo Gabriele, scrivo dalla Campania. Sono possessore di una obbligazione della veneto banca, in mio possesso fino ad oggi 01/02/2018, e presente attualmente nel mio deposito amministrato, codice isin IT0004241078 con scadenza del 21/06/2017, di cui, il governo, a pochi giorni dal rimborso, ne sospese o bloccò il rimborso per decreto legge del 16 giugno 2017 n°89. Il decreto è poi decaduto per mancata conversione, o è stato abrogato, restando validi gli atti e i provvedimenti adottati e fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto.
Fatta questa premessa, passo ora alla mia domanda.
Questo bond di Veneto Banca Isin IT0004241078, alla fine, è rimasto di competenza e da rimborsare dalla VENETO BANCA in L.C.A , oppure è di competenza e deve essere rimborsato interamente da INTESA SANPAOLO che è la parte che ha acquistato per legge alcune attività e passività dalla banca veneta?”.

Gabriele A.


Il lettore chiede, in buona sostanza, di conoscere la sorte dell’obbligazione con ISIN IT0004241078 emessa da VENETO BANCA. In pratica chiede se il debito portato dall’obbligazione è passato a BANCA INTESA in seguito alla cessione del perimetro di attività e passività, ovvero è rimasto in capo a VENETO BANCA IN LCA.

In risposta al gentile lettore chiariamo che l’obbligazione in questione è un’obbligazione subordinata emessa in esenzione di prospetto per importo. Come noto le obbligazioni subordinate sono soggette in via prioritaria rispetto ad altre passività a bail-in e/o burden sharing. Pertanto è stata esclusa per espressa disposizione di legge dalla cessione a BANCA INTESA (Cfr. art. 3 comma 1 lett.a DL 99/2017). Ne consegue che la passività (debito) è rimasta in capo a VENETO BANCA IN LCA che procederà al rimborso parziale, o totale, delle stesse solo dopo che siano stati soddisfatti per l’intero i crediti in prededuzione (es. spese di procedura, quali i compensi ai Commissari liquidatori), privilegiati (es. credito dello Stato) e chirografi.

Ciò detto possono darsi due casi:

a) il lettore è in possesso dei requisiti per accedere al ristoro di cui all’art. 6 del citato DL 99/2017 ed allora dovrà seguire le procedure indicate in questo nostro precedente articolo;

b) se il lettore non è in possesso dei requisiti per il ristoro allora è necessario che lo stesso faccia domanda di insinuazione al passivo della banca seguendo le indicazioni che troverà invece in quest’altro focus dedicato da Finanza Report all’argomento.

Inoltre nel caso in cui il lettore non possa accedere al ristoro, perché ad esempio non ha acquistato le obbligazioni tramite VENETO BANCA, potrà, ove ne ricorrano le condizioni, inoltrare apposito reclamo alla BANCA che ha intermediato l’acquisto delle obbligazioni lamentando il mis-selling e dopo, nel caso di mancata risposta o risposta insoddisfacente, potrà inoltrare apposito reclamo all’ACF (Arbitro Controversie Finanziarie presso la CONSOB) seguendo le indicazioni che troverà in questa apposta guida su come funziona tale istituzione.

Dott. Carmelo Catalano

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