Borsa, banche sempre deboli con allargamento spread
Rosario Murgida
17-08-2018 — 09:58
Le fibrillazioni dei mercati si fanno sentire sullo spread e a pagarne le conseguenze a Piazza Affari sono sempre le banche, anche oggi deboli nonostante la positiva intonazione della Borsa di Milano
Lo spread continua ad allargarsi innanzitutto per effetto degli scambi rarefatti estivi che ne accentuano la volatilità, nell’attesa degli sviluppi politici italiani e per le prossime decisioni sul rating da parte di Fitch (31 agosto) e Moody’s (7 settembre). Le banche ne pagano le conseguenze.
Stamani il differenziale tra Btp e Bund decennali dopo un avvio di seduta in calo, è risalito sopra 280 punti base, col tasso sul decennale del Tesoro al 3,11%.
Ovviamente a Piazza Affari sono le banche a pagarne le conseguenze, ormai da settimane. Gli istituti di credito tricolori hanno del resto una forte esposizione ai titoli di Stato e quindi risentono immediatamente dell’andamento dello spread.
A Piazza Affari l’indice di settore Ftse Italia Banche scambia, alle 9,58, in ribasso dello 0,62% con Mps in calo del 2,69%, Banco Bpm del 2,05%, Ubi dell’1,9 e Bper del 1,3%. Male anche Unicredit (-0,2%) e Mediobanca (-0,47%), mentre Carige è uno dei pochi titoli in territorio positivo con un rialzo dell’1,1%.