Finanzareport.it | Intesa Sanpaolo, parte il confronto sul rinnovo del board - Finanza Report

Sab 20 Aprile 2024 — 03:22

Intesa Sanpaolo, parte il confronto sul rinnovo del board



Il numero uno della Compagnia di San Paolo dà il via alle danze tra le fondazioni sulla questione della scelta dei nuovi consiglieri della banca guidata da Carlo Messina

Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo, avvia la grande partita del rinnovo del consiglio di amministrazione di Intesa Sanpaolo.

Finora si è parlato più della governance di altre banche ma l’anno prossimo tocca anche al maggior istituto di credito italiano affrontare una questione sempre delicata, soprattutto quando di mezzo ci sono importanti fondazioni come appunto l’ente torinese, titolare del 6,8% circa del capitale, o la Cariplo con il suo 4,4%.

“Non siamo un partito, né un hedge fund. E proprio per questo credo che tocchi a noi, come Fondazioni azioniste di Intesa Sanpaolo, fare in modo che il nuovo consiglio di amministrazione della prima banca del Paese non diventi un luogo dove si confrontano opposte fazioni italiane ma dove invece si apportano nuove conoscenze. È necessario che il nuovo board di Intesa Sanpaolo si arricchisca con nuove competenze”, afferma Profumo al Sole 24 Ore, chiedendo anche una svolta internazionale: “Il tema dell’internazionalizzazione del board, in coerenza con gli obiettivi strategici del piano, è molto importante per una banca della dimensione di Intesa Sanpaolo. E personalmente credo che un po’ di nuovo ‘sangue’ intellettuale nel board possa essere utile a creare valore per un grande gruppo che compete nel mondo globalizzato”.

Inoltre, sottolinea il numero uno dell’ente torinese, “dobbiamo riflettere sul fatto che nel cda in scadenza solo il 68% dei consiglieri di Intesa Sanpaolo aveva, tra le sue competenze, l’esperienza internazionale. Secondo i dati Consob, solo il 7% dei partecipanti ai consigli delle società quotate a Milano non è italiano. È un dato insufficiente. Che dovrà portare a valutare le Fondazioni e i fondi se nominare uno o più consiglieri stranieri nel cda di Intesa Sanpaolo”.

Profumo elogia comunque l’operato delle fondazioni azioniste della banca guidata da Carlo Messina (“Ha fatto un grande lavoro negli anni passati, vogliamo dargli pieno supporto anche nel nuovo piano al 2021 basato su fintech, internazionalizzazione e gestione dei rischi”).

Le fondazioni “hanno potuto continuare a erogare risorse al territorio, differenziando sempre più gli investimenti per rafforzare il proprio capitale, cresciuto in parallelo ai dividendi distribuiti dalla banca. E questo è avvenuto garantendo un controllo stabile sull’operatività del management, contrastando al contempo il vero tallone d’Achille delle public company ovvero l’eccesso di potere concesso, in alcuni casi, ai manager. In una vera e compiuta public company però è il board a presentare la nuova lista di amministratori. In Intesa Sanpaolo invece questo potere è ancora in mano ai grandi soci, ovvero alle Fondazioni”.

Intanto a Piazza Affari il titolo Intesa Sanpaolo perde, alle 9,44, lo 0,10%.

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