Finanzareport.it | Bankitalia: utile record, ricca cedola allo Stato - Finanza Report

Mar 16 Aprile 2024 — 21:16

Bankitalia: utile record, ricca cedola allo Stato



Decisivi gli acquisti effettuati nel programma della Bce, lo ha detto il governatore Visco riferendo in assemblea

L’utile 2017 della Banca d’Italia, pari a 3,895 miliardi di euro e in aumento di 1,2 miliardi rispetto al 2016, “è il risultato più elevato mai raggiunto dall’istituto” ed è stato spinto “dalle misure di politica monetariadi natura straordinaria” e cioè dagli acquisti effettuati nell’ambito del quantitative easing targato Bce.

Lo ha spiegato il governatore Ignazio Visco all’assemblea annuale di Bankitalia. Secondo Visco, peraltro riconfermato recentemente alla guida di Via Nazionale al culmine di un furibondo braccio di ferro politico, “il margine di interesse beneficia dei più elevati interessi attivi sui titolo di Stato acquistati per finalità monetaria”.

Nella sua relazione Visco ha sottolineato come le misure di politica straordinaria abbiano “ampliato considerevolmente le dimensioni dei bilanci delle banche centrali dell’area euro” sottolineando come “negli ultimi dieci anni, nel suo complesso, il bilancio dell’Eurosistema sia raddoppiato”, mentre “quello della Banca d’Italia è triplicato” anche a seguito del ricorso al rifinanziamento delle banche. Le misure hanno così spinto il margine di interesse e l’utile ma “influenza anche i rischi che la Banca d’Italia fronteggia” e per questo “il percorso di adeguamento dei presidi patrimoniali” prosegue. Il fondo rischi generali viene pertanto alimentato per 2,9 miliardi di euro, una misura pari a quella dello scorso anno, cui vanno aggiunti i 272 milioni (122 milioni di dividendi non assegnati ai soggetti con quote sopra il 3% più i 150 milioni a valere sull’utile netto).

I partecipanti al capitale della Banca d’Italia percepiranno, per il bilancio 2017, un dividendo stabile a 340 milioni “uguale a quello degli ultimi anni” ma quello effettivamente percepito sarà di 218 milioni di euro. La gran parte (3,3 miliardi) è infatti destinato allo Stato. La quota destinata ai partecipanti è pari al 4,5% del capitale. In base allo Statuto alle quote eccedenti il 3% non spettano diritti economici. I corrispondenti dividendi, pari a circa 122 milioni, saranno quindi imputati alla riserva ordinaria. I dividendi effettivamente erogati ai partecipanti ammonterebbero pertanto a 218 milioni di euro.

I partecipanti al capitale della Banca d’Italia a fine 2017 erano 124, di cui 85 nuovi rispetto all’entrata in vigore della legge di riforma del 2014 che ha imposto la suddivisione e la cessione ad altri soggetti per allargare la platea rispetto alla compagine formata quasi solo da banche. Nella relazione all’assemblea annuale si ricava come si tratti di 6 compagnie di assicurazione, 8 fondi pensione, 9 enti di previdenza, 20 fondazioni di matrice bancarie e 42 banche. Quattro partecipanti detengono ancora quote in eccesso rispetto al limite del 3% del capitale per un valore nominale complessivo di circa 2,7 miliardi di euro su un totale di 7,5 miliardi.

Fra le informazioni rivelate da Visco all’assemblea, le ultime novità in tema di razionalizzazione. Bankitalia alla fine del 2017 contava 6.799 dipendenti, con un calo di 1.000 unità rispetto a 10 anni fa mentre le filiali sono 39 (erano 97 nel 2008) e nel 2018 verranno chiuse le ultime dieci unità di servizio territoriale che erano state temporaneamente costituite nel 2015 per accompagnare la riconfigurazione della rete.

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