Astaldi, banche e Cdp dentro la newco di Salini Impregilo

Titolo Astaldi ancora una volta sotto i riflettori del mercato in scia alle continue indiscrezioni sulle mosse del concorrente Salini Impregilo.

Le azioni, sospese per eccesso di rialzo (+12,32% il rialzo teorico), beneficiano infatti di una serie di rumor di stampa sui dettagli della newco destinata a rilevare il ramo delle costruzioni dal gruppo romano finito in concordato preventivo.

In particolare Salini Impregilo sarebbe intenzionata a coinvolgere nel progetto non solo le banche creditrici ma anche la Cassa Depositi e Prestiti pur di battere la concorrenza dei giapponesi di IHI, a loro volta disposti a partecipare solo ad un aumento di capitale da 600 milioni di euro di Astaldi.

I due piani sono stati inseriti nella documentazione presentata al Tribunale di Roma per ottenere una proroga di altri 60 giorni per elaborare il piano di concordato preventivo.

A Piazza Affari, alla sospensione di Astaldi fa da contraltare il crollo di Salini Impregilo. Su titolo non ha alcun effetto il perfezionamento della cessione per 555 milioni di dollari della divisione Plants & Paving di Lane al Gruppo Vinci, bensì la decisione della corte arbitrale di Miami di ordinare al consorzio Grupo Unidos por el Canal di pagare 848 milioni di dollari alla Panama Channel Authority.

Salini Impregilo detiene il 48% del consorzio e quindi dovrebbe sborsare 400 milioni di dollari, pari al 40% dell’attuale capitalizzazione di mercato (per ora sborserà 217 milioni di dollari). Il titolo è stato sospeso con un ribasso teorico del 9,98%.